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Parco Martiri delle foibe

Parco naturalistico, ex parco dei laghetti di Rorai (misura 26.930 metri quadrati di superficie)

Ingressi: da via Cotonificio, da via Pedron (Roraipiccolo) e da via Cesare Abba (MAPPA)

Orari: sempre aperto

Parcheggi: in via Abba e in via Maggiore

Mezzi pubblici: Autobus linea 04A (da via Cappuccini)

giochi per bambini attrezzatura ginnica percorso running pista ciclabile  sgambatura cani bagni pubblici area ristoro panchine fontanelle rilevanza botanica rilevanza faunistica rilevanza storica specchi e corsi d'acqua

- Bagni pubblici accessibili a persone con disabilità
- Percorso salute
- Laghetti
- Fauna selvatica
Descrizione

Il Parco dei Laghetti di Rorai, intitolato nell'ottobre 2018 ai Martiri delle foibe, è una una grande area verde, di circa ventisettemila metri quadrati, con all’interno quattro laghetti che sono il risultato degli scavi effettuati per la realizzazione del percorso ferroviario.

Rispetto alla linea ferroviaria, tre laghi sono situati a ovest e sono alimentati dalle acque della roggia delle Remengole e dal suo affluente, il rio Cavallin, mentre il quarto si trova a est, in direzione del nucleo abitativo di Rorai Grande.

Prima di diventare patrimonio pubblico questo spazio apparteneva al complesso della tessitura meccanica del cotone, edificata nel 1846.

Per cominciare un’incantevole passeggiata all’interno del parco si consiglia l’ingresso da via Abba. Da qui, prima di imboccare il sottopasso ferroviario, ci si imbatte nel primo dei laghetti: un bacino di forma regolare circondato da una fascia verde e da salici bianchi che si specchiano romanticamente sulle sue acque.

Superato il sottopasso, la strada si divide in due comodi viali che accompagnano il visitatore verso gli altri specchi d’acqua. Uno conduce a un grande prato e poi al laghetto orientale di forma triangolare,  l’altro porta al laghetto centrale per poi proseguire, sul lato opposto, verso l’ultimo dei laghetti, caratterizzato da una fragorosa cascata.

La struttura del verde che domina l’area è tipicamente semi-naturale, con predominanza di specie caratteristiche della pianura friulana (come ad esempio l’ontano nero, la farnia, il frassino e il biancospino) e alcuni elementi introdotti dall’uomo come gli imponenti spinacristi, il nespolo del Giappone e alcuni esemplari di ciliegio e amolo.

Le osservazioni faunistiche al Parco dei Laghetti di Rorai sono molto interessanti soprattutto per quanto concerne le specie legate all’ambiente acquatico.

I laghetti sono abitualmente frequentati dal marangone minore, mentre folaga, gallinella d’acqua, tuffetto e germano reale sono particolarmente comuni e nidificanti, quindi è possibile osservare tutte le fasi del delicato periodo riproduttivo di queste specie: dai corteggiamenti, alla difesa del territorio e alla costruzione dei nidi, sino alla cova e alle cure parentali della prole.

Il parco è dotato di un’area gioco dedicata ai bimbi dai 3 ai 12 anni e di varie stazioni fitness per allenarsi all’aria aperta.

Al suo interno è presente anche una pista ciclabile, che connette Rorai Grande con i quartieri che si trovano all'opposto della linea ferroviaria.

Foto

La bicicletta è un mezzo particolarmente adatto per esplorare i parchi urbani. - Foto di Umberto Chalvien


Il germano reale è molto diffuso nei parchi di Pordenone. - Foto di Monica Iseppi

Un adulto di folaga accompagna un pulcino alla scoperta dell’ambiente acquatico. - Foto di Monica Iseppi

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pubblicato il 2018/12/27 14:05:00 GMT+2 ultima modifica 2019-03-14T11:31:40+02:00
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